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Vorrei cominciare proprio da qui, dall’idea che fa nascere questo spazio, dal desiderio di accogliere la storia della vostra Futura.

Così,  ho pensato di fare insieme a voi una riflessione sul corpo, ai continui cambiamenti a cui è sottoposto, tra diete di mantenimento, gravidanze, menopause. Prima dell’adolescenza abitiamo il corpo con estrema naturalezza, ma da quel momento inizia un tiro alla fune tra noi e il suo costante e ineluttabile dinamismo da cui non distogliamo più la nostra attenzione.

L’essere umano, in tutte le culture come in tutti i contesti, nelle metropoli come nelle società primitive, ha sempre avuto grande attrazione e richiamo per il proprio aspetto fino a modificarlo. Non è questa la sede per citare i molti esempi nelle diverse culture e periodi storici. Tuttavia, possiamo scegliere l’opzione di piacerci.

Quando nasce il problema?

Quando ci si concentra sulla forma piuttosto che sul corpo, rimanendo così impigliati nelle maglie di modelli di perfezione, fino alla suggestione di influencer che indicano la soluzione per apparire al meglio, sacrificando la propria autenticità. Possono sembrare soltanto parole, ma la nostra essenza è movimento, è esperienza che si esprime nel corpo con il suo linguaggio.

Il corpo parla di noi.

Con uno sguardo, un profumo, il colore della pelle, un sorriso, la postura, la gestualità. Mente e corpo non possono essere separati. Il corpo è il palcoscenico del nostro benessere e malessere. Soffermarsi ad ascoltare il corpo significa stare nel presente e la bellezza non è solo forma ma anche psiche, e psiche dal greco è connesso al soffio, al respiro vitale, termine ormai poco utilizzato, ma sempre utile per entrare nell’essenza e nella comprensione non solo delle parole, ma dei simboli e del loro significato più autentico…a proposito di autenticità!