E’ una regola a cui nessuna si può sottrarre ed il mio desiderio è sempre stato quello di esplorare e scoprire il percorso di chi si è trovato ad affrontare questo momento attraverso emozioni invisibili agli occhi del mondo, nell’ombra del pudore e della discrezione che abitano in tutte le donne che hanno avuto a che fare con questo tipo di cancro, che si chiamino Matilde, Eleonora, Alessandra, Francesca…
Raccontami la tua storia
Scoprire di essere malata di tumore al seno cambia la vita.
Tutti abbiamo paura della sofferenza, del dolore.
…eppure sono emozioni con cui siamo obbligati a fare i conti, molti fuggono con l’illusione di sgominarlo, inconsapevoli che attraversarlo ha la potenza di scoprire e mettere in luce zone d’ombra fino a quel momento ignorate.
Vorrei conoscere altre storie.
Ed è esattamente partendo da questo presupposto che vorrei raccogliere le storie di donne che hanno vissuto il viaggio obbligato di un tumore al seno come Futura, la protagonista del mio primo romanzo “Un modo lo trovo”. La narrazione di emozioni invisibili attraverso il lessico personale di ciò che hanno vissuto e nella descrizione della scoperta di quegli aspetti di sé molto spesso trascurati, sottovalutati a cui dare forma, peso e senso. Storie con il sottofondo di una musica, una canzone, una poesia che hanno segnato quel tempo ed hanno contribuito a superarlo.
Come?
Raccontate dando respiro alle emozioni che hanno attraversato la vostra esperienza, il momento emotivo più significativo di quel viaggio obbligato che vi ha segnato o colpito maggiormente, inviando una mail.
Scarica la liberatoria da inviare firmata insieme alla tua storia.